Horn Campione Olimpico Augsburg 1972

Tecnica di pagaiata e direzione

La direzioneLa direzione è la parte nella quale si avanza per raggiungere l’obiettivo previsto. In teoria è una linea ideale che va dalla punta della canoa all’obbiettivo prescelto. Naturalmente ogni colpo di pala tenderà a far avanzare lo scafo ma contemporaneamente anche a fargli cambiare la direzione. Infatti dipenderà dal tipo di colpo, dalla zona di immersione della pala, dalla sua intensità e dal prolungamento dello stesso, che essa verrà influenzata. In pratica la nostra linea sarà una serpentina che passerà a cavallo della linea ideale ad ogni colpo di pala.

 

1) - La tecnica di pagaiata (kayak e canadese) - Sperimentazione della tecnica di pagaiata, che come detto al punto Z1, viene utilizzata per avanzare o per retrocedere in una certa direzione senza evidenti cambi della stessa. La sua corretta applicazione ci permetterà di economizzare energie migliorando le nostre prestazioni.

1a - La posizione da seduto (kayak) e inginocchiato (canadese) deve essere comoda, con il tronco naturalmente inclinato in avanti e in equilibrio per poter esprimere il massimo di efficacia nella pagaiata e nelle future manovre. Anche le braccia vanno distese naturalmente in avanti e durante la pagaiata non si flettono mai oltre i 90/100 gradi.

1b - Zona di introduzione della pala. Dalla posizione descritta, esercitarsi ad introdurre completamente la pala per incontrare il suo momento di massima resistenza ed evitare, per quanto possibile, di far retrocedere la pala nel momento in cui viene impressa quell’energia necessaria a far scivolare la canoa in avanti. Percepite l’avanzamento-scivolamento dello scafo mantenendo possibilmente la pala nello stesso punto d’inserimento. Con un cambio volontario, rapido ed economico verso l’esterno, estrarre la pala e passare dall’altro lato, senza sollevare acqua. Se siamo attenti durante l’estrazione della pala noteremo come una pala che esce dall’acqua senza sollevare acqua, è molto più leggera di una che ne solleva!.

1c – Come già accennato in precedenza, importante è la velocità nell’estrarre la pala e cambiarne di lato (kayak). Stessa cosa nell’estrarre la pala e reinserirla dallo stesso lato o dal lato opposto in deborde’ (canadese). Cosa fanno la spalla, il braccio, l’avambraccio e il polso per estrarre la pala dall’acqua? In quale direzione si muove la pala quando si effettua l’estrazione? Quando si estrae la pala dall’acqua che cosa fanno l’altro braccio e l’altra mano?

1d - Introdurre la pala (verticalmente) e cercate la sua massima resistenza per dare alla canoa la possibilità, attraverso movimenti della parte inferiore del corpo (bacino, gambe e ginocchia per la canadese), di controllare la parte anteriore per mantenere o riportarsi sulla linea “ideale” avanzando-scivolando sull’acqua. Una volta incontrato il punto di massima resistenza e appoggio; cosa fanno le gambe, le ginocchia e il bacino? Cosa fa il braccio opposto? Quando inizia a scivolare la canoa; subito dopo o contemporaneamente all’inserimento-appoggio della pala?. Anticipate l’inserimento-appoggio della pala rispetto all’avanzamento e scivolamento dello scafo, poi fate il contrario. Acquisire il concetto di equilibrio fra appoggio e avanzamento che vanno effettuati contemporaneamente. Percepire l’alleggerimento della canoa quando siamo in appoggio sulla pala ed in posizione centrata sullo scafo. Essere coscienti di ciò che avviene in questa fase prima di applicare la forza.